I Mantra del Kundalini Yoga
Apertura e Chiusura
I Mantra del Kundalini Yoga. Di Tera Mantra Kaur.
Aprire e Chiudere. Aprire lo spazio, il campo d’azione, creare un’area, senza delimitazione. Annunciare a te stesso e all’altro, che ci stiamo connettendo, annunciare l’intenzione, aprire l’energia all’i(n)spirazione.
Come quando si invita qualcuno a casa, si prepara, si ordina, si elimina, si lascia l’essenziale. Pulito, ricreato, tutto apparecchiato. Si accende una candela, un incenso profumato. Si lascia il prima, si perde il dopo. Prepariamo il terreno, fertile e generoso.
Un luogo, fisico ed energetico, fuori dal mondo e in esso contenuto. Un luogo dentro a questo tempo e allo stesso tempo fuori da ogni tempo.
Perché quando pratichiamo yoga, si sa, la concezione la perdi, il tempo smette di palesarsi, e ci siamo noi, presenti nel qui ed ora del respiro.
A questo, e non solo, servono i Mantra che, in quasi tutte le discipline, si recitano prima dell’inizio della pratica, e alla fine.
Si traccia un cerchio sottile e luminoso nell’Universo, si “suona” il richiamo per l’Uno e per il nostro Sé infinito, si compone un numero di telefono Mantrico per entrare in comunicazione con ciò che è dentro e fuori di noi, con il flusso di saggezza infinita, sempre presente, sempre in sottofondo a tutte le cose.
Percepire la connessione con il Tutto attraverso la vibrazione dei Mantra
I Mantra del Kundalini Yoga
Sintonizzarsi prima del “concerto”
I Mantra del Kundalini Yoga
In molte culture e religioni si utilizza il suono come strumento di connessione, come il “LA” che si dà agli strumenti o alle voci prima dei concerti, come quella risonanza che altro non fa che risvegliare quella stessa melodia, spesso dormiente, dentro di noi.
Un suono accordatore, un diapason che porta tutti alla stessa frequenza, in sintonizzazione. Le campane della domenica, la banda della festa, i canti armonici, il lupo che ulula alla luna. Siamo tutti alla ricerca di quella profonda connessione, sempre.
Così, anche il Kundalini Yoga, offre diversi Mantra di apertura e chiusura. Perché “Non è Kundalini Yoga senza un Mantra” citando il maestro Shiv Charan Singh.
Tutti e quattro i Mantra, due di apertura e due di chiusura, si vibrano in posizione facile, con le mani nel Mudra della preghiera, al centro del Chakra del Cuore.
Il primo Mantra che si vibra è l’Adi Mantra, letteralmente Adi significa primo, primordiale, primario:
“Ong Namo Guru Dev Namo”.
ONG NAMO GURU DEV NAMO
Pronuncia:
Ong suono lungo,
Na suono breve,
Mo suono lungo,
Guru suono breve,
Dev suono abbastanza lungo,
Na suono breve,
Mo suono lungo.
Il suono Ong deve salire e vibrare dentro, dietro il naso, è un suono interno che esprime il desiderio di unione, di connessione.
Questo Mantra ci connette al nostro maestro interiore, e all’energia consapevole dei maestri che ci hanno preceduto sulla via della consapevolezza.
Per approfondire questo Mantra andate all’articolo ad esso dedicato: Il Mantra D’Oro
Dopo aver vibrato tre volte questo Mantra, si può decidere di vibrare il Mangala Charan Mantra.
Non è obbligatorio, ma consigliato essendo un Mantra di protezione. Ogni suo suono è come una parete d’oro che si erge intorno a noi, indirizza la nostra mente e libera il cammino.
Lingua: Gurmukhi
Fonte: Sukhamani Sahib (preghiera di pace)
Autore: Guru Arjan Dev Ji, Quinto Guru Sikh
Per approfondimenti: Protezione di Viaggio
Aad Guray Nameh
Jugaad Guray Nameh
Sat Guray Nameh
Siri Guroo(u) De-vay Nameh
Significato: Mi inchino alla saggezza primaria, Mi inchino alla saggezza vera attraverso le ere
Mi inchino alla vera saggezza, Mi inchino alla grande invisibile saggezza.
Nella tradizione del Kundalini Yoga, la pronuncia delle vocali dei Mantra è chiusa. Uno dei motivi potrebbe essere perché il Kundalini Yoga si focalizza sulla cristallizzazione piuttosto che sulla sublimazione. Chiudersi verso l’interno, chiudersi per aprirsi in realtà dall’altra parte dello specchio.
Citando sempre Shiv Charan:“A” Aperta significa “vieni e rinasci”, visione Karmica. “A” chiusa, che sembra quasi una “E”, ti manda verso l’Infinito, visione Dharmica.
Stringere il passaggio, focalizzare un punto preciso, prendere la mira, farsi sottili, vedere oltre per non ricadere nel gioco di Maya.
Questo Mantra deve essere recitato con un ritmo abbastanza sostenuto e le pause tra le tre ripetizioni dovrebbero mantenere quel ritmo. Pause brevi nelle quali si inspira preferibilmente e rapidamente dalla bocca, per non interrompere il flusso del Laya Yoga (cit. Shiv Charan Singh).
Alla fine della pratica si recita cantando una o due volte:
“Che il Sole ti illumini sempre, l’Amore ti circondi e la pura Luce che è dentro di te guidi il tuo cammino.”
Quella che potrebbe sembrare una canzoncina finale, un augurio, una frase in italiano al posto di un Mantra…in realtà nasconde un significato meraviglioso.
Il Dio dentro di noi, che spegne i pensieri e accende il cuore
I Mantra del Kundalini Yoga
Va recitata nella propria lingua madre, quindi se viaggerete, anche virtualmente, nelle Sangat del Mondo, ascolterete varie traduzioni di questo Mantra che rappresenta la Trinità Acquariana.
Questa piccola frase ci svela e ci ricorda in realtà tre relazioni con lo stesso Dio, con la stessa entità infinita.
La Trinità nel Cristianesimo, dove il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono tre manifestazioni dell’Uno.
I Mantra del Kundalini Yoga
Il Dio trascendente, il Sole che illumina tutto, senza forma, senza nome, oltre questa esperienza, indescrivibile, senza la cui Luce non esisteremmo nemmeno. Ci dona la sua costante protezione.
Il Dio in tutti: l’Amore che ci circonda. Il gruppo, gli altri, la Sangat, la Comunità, il Dio al servizio.
Il Dio dentro di noi, la pura Luce dentro di te, che ti guida, se l’ascolti, nel cammino del risveglio della consapevolezza e dell’anima.
Ecco che la semplicità di poche parole racchiude il costante ricordo del divino dentro di noi, dentro le persone che incontriamo, ovunque. Quale miglior augurio se non questo? Ricordare, ricordare, ricordare. Da dove veniamo e dove stiamo andando, dall’Infinito all’Infinito.
Fa che io possa non dimenticare mai la relazione con Dio, tutto arriva da Dio e tutto torna da Dio. Fa che io possa ricordare sempre la relazione col Dio in tutti, riconoscere l’anima nelle persone, e servirla.
Fa che io possa sempre ricordare che tutto quello che mi accade può essere al mio servizio, anche quando non lo comprendo, il Dio dentro di me.
Ricordare il vero viaggio
I Mantra del Kundalini Yoga
L’ultimo Mantra di chiusura è la ripetizione per tre volte del Sat Naam.
In questo caso Sat è lungo, il suono della “A” è prolungato, verso l’infinito, perché ci dà l’idea del nostro essere infiniti, del nostro andare oltre alle limitazioni della mente. Il Naam, sebbene abbia una “a” in più, qui, nel saluto finale, è breve, contenuto, perché afferma quello che già il Sat ha espresso. Verità, infinita, identità, punto. Verità illimitata, questo io sono, Sat Naam. Nel mio piccolo, qui ed ora, sono immensa Verità condensata, perché, ad ogni respiro, non smetto di ricordare.
Per approfondimenti: Sat Naam – Identità E Personalità – Yoga Hari – Fiumicino Roma (yogafiumicino.com)
Alcuni maestri, al momento dell’inchino finale, recitano questa frase in Gurmukhi, che fa parte della tradizione Sikh: Wahe Guru Ji Ka Khalsa, Wahe Guru Ji Ki Fateh!
Gli Insegnamenti e la loro purezza mantengono lo Spirito puro e la consapevolezza del Wahe Guru. Ji è l’anima. La vittoria è di chi è puro, la purezza è nel Wahe Guru. Quando troviamo dentro di noi quella Luce e la riconosciamo negli altri, quando manteniamo la mente sgombra, quando restiamo allineati. Allora vinciamo il momento, vinciamo sui nostri pensieri, sulle paure, sulle ombre.
Tanti Mantra, simbolo della Comunità, innumerevoli strumenti per cavalcare la mente, sederci nel cuore e vivere da spiriti incarnati, ma liberi.
Tutte le vie conducono alla medesima Luce, tutte le strade rimandano a ricordare, a non perdere di vista, a ripetere. Insieme la vibrazione sarà più forte e il ricordo non ci lascerà.
E anche se, ogni volta, alla fine della pratica, sembra di aver chiuso un bel cassetto, in realtà qualcosa rimane aperto, ogni volta più di prima. Il nostro Cuore.
Akaal – Senza Morte
La sensazione di essere spiriti, anime, la sensazione che ci sia qualcosa, assopito e diramato nella materia in cui viviamo, che scorre in tutte le cose del mondo, spesso silenzioso, apparentemente assente a volte.
Farsi Luce Prima Del Sole
Magari una volta vi siete destati senza più riuscire a dormire e avete pensato, guardando la sveglia: “Le 4?!” Vi siete girati e rigirati nel letto…sforzandovi di riaddormentarvi, ma niente sonno. Passato il sonno, senza spiegazione. Eppure non siete andati a letto presto. Forse qualcosa in voi vi stava chiamando.
Essere Qui Ed Ora – Kundalini Yoga Al Servizio Dell’Anima
Il momento presente è la nostra più grande sfida e il nostro tesoro più prezioso. Nelle banalità del bene spesso ci sentiamo chiamare, molti Maestri ripetono “Stay here” (cit. Shiv Charan Singh),” Be here now” ( cit. Ram Dass). Ma qual è il significato profondo di questo semplice insegnamento?
Che Meraviglia. Grazie sorella. Sat Nam ✨