Farsi Luce Prima Del Sole
La Sadhana Nelle Ore Dell’Ambrosia
Vi è mai capitato di svegliarvi prima che il sole sia sorto?
Magari una volta vi siete destati senza più riuscire a dormire e avete pensato, guardando la sveglia: “Le 4?!” Vi siete girati e rigirati nel letto…sforzandovi di riaddormentarvi, ma niente sonno.
“Mannaggia e ora? Vabbè ormai mi alzo…”. Passato il sonno, senza spiegazione.
Eppure non siete andati a letto presto. Forse qualcosa in voi vi stava chiamando. Qualcuno di voi sarà uscito in giardino, magari qualcuno avrà deciso di fare una camminata, forse al mare.
O semplicemente vi sarete affacciati alla finestra. Silenzio. Avete ascoltato il silenzio pervasivo di quelle ore che precedono l’innesto del Mondo.
Avrete colto l’immobilità delle cose, perfetta e stabile, calma e incorruttibile di quegli istanti. È una sensazione di pace, priva di speranza o aspettative, scabra di ogni tensione o pensiero.
La notte sta per finire, ma non è ancora terminata. Il giorno sta per iniziare, ma non è ancora cominciato. Un confine invisibile e sbiadito, una terra senza nome.
Una bolla temporale fuori dal tempo, come lo viviamo nelle nostre giornate piene, una pausa che la natura si prende ad ogni giro di ruota, per rigenerare, per respirare.
In queste ore, chiamate ore dell’Ambrosia, è più facile accedere al nostro potenziale.
Farsi Luce Prima Del Sole
Ogni giorno, migliaia di persone si svegliano prima del sole e la prima cosa che fanno è inchinarsi, ringraziare.
Portano la testa sotto al cuore, detergono il proprio corpo, lo raffreddano dal calore dei sogni, raffreddano la mente, e praticano.
Yoga, preghiera, canti, meditazione, qualsiasi tipo di pulizia che possa rigenerare e fare spazio per la nostra energia addormentata da Morfeo, da utilizzare durante il giorno.
Farsi Luce Prima Del Sole
Farsi Luce Prima Del Sole
In quelle ore in cui il Sole cade sulla Terra con un angolo particolare, il Prana Universale è più disponibile.
La tranquillità che si respira supporta e favorisce la meditazione e la pulizia del nostro subconscio. Il subconscio è una delle tre scatole della nostra mente: conscio, subconscio ed inconscio.
Possiamo lavorare sulla seconda scatola, che si riempie dal conscio quando qualcosa va storto, ma molto difficilmente sull’ultima.
Tenendo pulita la seconda siamo sicuri che null’altro si andrà a depositare sul fondo.
Le due ore e mezza che dedichiamo a coltivare e risvegliare la nostra consapevolezza più alta sarà poi ridistribuita sotto forma di energia di ritorno nell’arco dell’intera giornata.
La nostra mente sarà più neutra, il corpo meno pigro, il nostro impegno si rinforzerà.
Nel Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan, la Sadhana può essere svolta individualmente o in gruppo. Entrambe lavorano per noi.
Farsi Luce Prima Del Sole
La Sadhana individuale è per tutti gli studenti che sono in viaggio, per confrontarsi con sé stessi, per rimettersi in gioco, per crescere sul cammino spirituale.
Siamo tutti insegnanti per qualcuno e siamo tutti studenti di qualcun altro, impariamo e insegniamo, insegniamo e impariamo, ma è solo la nostra attitudine che fa la differenza.
- Svegliarsi dolcemente e fare dei piccoli esercizi di riscaldamento;
- Ishnaan: doccia fredda;
- Vestirsi con abiti di cotone naturale, comodi, preferibilmente bianchi, coprire il capo;
- Recitazione del Japji Sahib;
- Kriya Yoga
- Long Ek Ong Kar
- Mantra cantati;
- Ardas, Hukam, o preghiera.
Il nostro ego e la nostra pigrizia ci tratterranno da tutto questo. Le resistenze mentali che nutrono anche quelle fisiche, saranno il nostro primo ostacolo alla nostra esperienza della Sadhana.
La nostra volontà, la curiosità gioiosa nel nostro cuore, il nostro impegno personale ci aiuteranno nell’impresa.
Una volta sciolte le resistenze scopriremo quanto può fare per noi e per gli altri una Sadhana.
La doccia fredda (esclusa la testa e le parti intime) ha più di una spiegazione.
La prima scientifica ci dice che il corpo durante il sonno viene avvolto da un torpore e da un calore ben specifici.
Farsi Luce Prima Del Sole
I muscoli si addormentano, il sangue riduce il suo scorrere alle periferie, le articolazioni si intorpidiscono, la pelle suda, un sudore diverso da quello del giorno. Tutto è meno flessibile e sveglio e questo non aiuta la pratica.
Abbiamo bisogno che il nostro corpo sia irrorato dal sangue, che siano risvegliati i capillari e che il calore che di notte ristagna soprattutto nel terzo chakra, sull’addome, venga rimesso in circolo.
La seconda spiegazione riguarda la mente. Nel sonno sogniamo, il subconscio manda in giro i suoi fantasmi, i ricordi dei sogni a volte svaniscono ma permangono le loro sensazioni, per le quali ci svegliamo spesso già pensierosi o nebulosi.
L’acqua fredda lava via tutta la notte e riporta la mente al qui e ora e il corpo alla vitalità. Il paradosso nascosto è nel fatto che le cose fredde sono morte, quelle calde vive.
Ricordandoci del freddo mortale di una doccia ghiacciata saremo sicuramente più felici e impazienti di vivere gioiosamente la nostra giornata!
Farsi Luce Prima Del Sole
Abiti naturali e bianchi favoriscono la traspirazione e la nostra radianza.
L’energia della Sadhana viene assorbita anche dai vestiti, per questo è consigliabile tenere da parte degli abiti da usare solo in quelle occasioni (anche coperte o scialli).
Il capo coperto, preferibilmente da un turbante che aiuta la concentrazione mentale e e la salita dell’energia.
Quando siamo pronti inizia il lavoro, la prima cosa è chiamare la nostra Anima attraverso un testo sacro. Invochiamo la nostra Anima ad essere presente, ad accompagnarci nella pratica.
Il Japji Sahib è il canto dell’anima, una meditazione in Gurmukhi di Guru Nanak che racconta e spiega come rendere possibile l’ascesa dell’anima dell’uomo mentre discende nella profondità del suo cuore.
Farsi Luce Prima Del Sole
Attraverso il Kriya Yoga lavoriamo sul corpo.
Grazie alla recitazione del Long Ek Ong Kar apriamo i chakra, unendo la nostra natura terrena a quella divina.
Fino a qui il lavoro è stato abbastanza individuale e ora possiamo, attraverso i Mantra, lavorare sulla Mente e sul nostro senso di comunità.
Durante i canti ci si avvicina gli uni agli altri, è il momento della Sadhana in cui ognuno condivide sé stesso con gli altri, cantando e/o suonando qualcosa.
Non importa se credete di essere stonati o altro, è davvero importante offrire voi stessi in uno spazio di gioia privo di giudizio, la vostra partecipazione è preziosa!
Cantare è molto più che pregare, è vibrare all’unisono. Cantare insieme è un’esperienza di gioia condivisa che riempie il cuore.
Se praticate da soli la vostra Sadhana, quando arrivate ai Mantra chiudete gli occhi e immaginate tante persone lì, con voi.
Nella Sadhana di gruppo le aure di ognuno si fondono in un’unica aura di gruppo, tutto viene bilanciato e distribuito.
L’unione fa la forza e quello che la nostra unicità apporta al gruppo, ogni partecipante la restituisce agli altri. Le energie vanno in sincrono, così come i pensieri e tutti possono attingerne beneficio ed elevazione.
La Sadhana si chiude come un Kriya di Kundalini Yoga, recitando i mantra di chiusura. Vedi articolo
Ma prima, se ne avete piacere, potere leggere un passo da un testo sacro, da un libro, o recitare una preghiera per il giorno, o di ringraziamento.
Nel frattempo il Sole è sorto
Farsi Luce Prima Del Sole
Dedicate un pensiero, una direzione, alla giornata che vi attende.
Ora che siete giunti alla fine della vostra Sadhana virtuale attraverso questo articolo, potete guardare fuori dalle finestre, di nuovo.
Non ve ne siete accorti, ma nel frattempo il Sole è sorto.
I rumori iniziano a muoversi là fuori e il sorriso vi conquista. Ce l’avete fatta e non è stato poi tanto male, anzi, assaporate la vittoria sulla vostra mente, ma ancora di più percepite la gioia nel vostro cuore e nel cuore degli altri.
Da soli siete usciti dal buio alla scoperta di una Luce dentro di voi e insieme, ora, la potete condividere.
Non c’è amore più grande di condividere la propria presenza.
Akaal – Senza Morte
La sensazione di essere spiriti, anime, la sensazione che ci sia qualcosa, assopito e diramato nella materia in cui viviamo, che scorre in tutte le cose del mondo, spesso silenzioso, apparentemente assente a volte.
Essere Qui Ed Ora – Kundalini Yoga Al Servizio Dell’Anima
Il momento presente è la nostra più grande sfida e il nostro tesoro più prezioso. Nelle banalità del bene spesso ci sentiamo chiamare, molti Maestri ripetono “Stay here” (cit. Shiv Charan Singh),” Be here now” ( cit. Ram Dass). Ma qual è il significato profondo di questo semplice insegnamento?
I Mantra del Kundalini Yoga
Si accende una candela, un incenso profumato. Si lascia il prima, si perde il dopo. Prepariamo il terreno, fertile e generoso. Un luogo, fisico ed energetico, fuori dal mondo e in esso contenuto. Un luogo dentro a questo tempo e allo stesso tempo fuori da ogni tempo. Perché quando pratichiamo yoga, si sa, la concezione la perdi, il tempo smette di palesarsi, e ci siamo noi, presenti nel qui ed ora del respiro.