Kirtan Kriya Meditazione e Scienza
Kirtan Kriya Meditazione e Scienza. Di Tera Mantra Kaur
Il Suono compone l’intero Universo, nel vero senso di compositore musicale. La realtà in cui viviamo, Maya, è la frequenza materiale del riverbero infinito di Dio.
Per questo, i Mantra, sono una delle vie migliori per riconnetterci al divino dentro di noi. Essi sono lo strumento più diretto e potente che abbiamo in dotazione per accordarci, dentro di noi, tra di noi, oltre noi.
Le nostre corde interiori, impolverate e addomesticate, irrigidite dalla vita quotidiana, dalle sfide, dagli up and down stressanti che consumano le nostre energie, non risuonano più. Hanno perso elasticità, proprio come la nostra colonna vertebrale, proprio come le nostre connessioni cerebrali, proprio come il nostro cuore che fatica ad espandersi per abbracciare la vita e gli altri, così come sono.
Piegarsi per non spezzarsi sotto la pressione delle prove che il nostro cammino ci sottopone, surfare sulle onde, ammorbidire, allungare, rimanere centrati, fa tutto parte del percorso Yoga. Allentare i piroli dello strumento, lasciare che le corde tese respirino, sfiorarle e restare in ascolto fino a trovare la nota vera, autentica, in noi stessi.
Nel Kundalini Yoga esistono, secondo Yogi Bhajan, tre Kriya che ci possono sostenere oggi, durante l’Era dell’Acquario, anche se tutti gli altri insegnamenti andassero perduti.
Uno di questi è proprio il Kirtan Kriya. “Kirtan”, dal Sanscrito Kirtana, è il canto devozionale della ripetizione continua di un Mantra e fa riferimento al Bhakti Yoga, dove il canto dei Mantra ha lo scopo di aprire e risvegliare l’amore trascendentale, nel Chakra del Cuore, Anahata. La parola Kriya significa “azione”.
L’azione è ritenuta in questo periodo storico, di grande importanza da tutti i saggi, l’agire consapevole, il non reagire.
Suono dell’Universo
Kirtan Kriya Meditazione e Scienza
Nel nostro caso è quell’azione che conduce alla manifestazione completa, fa sbocciare il seme che abbiamo dentro, trasformando un pensiero, una vibrazione in realtà, un desiderio in impegno.
Più tecnicamente un Kriya, come sappiamo, è una sequenza di posizioni e in questa meditazione, che è un esempio della precisa scienza sotterranea del Kundalini Yoga, sta ad indicare la sequenza esatta dei suoni che si andranno a vibrare, l’ordine e le modalità in cui lo faremo.
I Suoni Primordiali
Kirtan Kriya Meditazione e Scienza
Del Mantra Sat Naam (Vera Identità), che molti già conoscono, andremo a prendere la sua scomposizione della Panj Shabd che ne è l’origine.
Andremo ad utilizzare quindi i cinque suoni primordiali, i cinque piccoli ma potenti, Bij Mantra (Mantra Seme), che ne sottendono la trama.
- SAA: infinità, cosmo, inizio
- TAA: vita, esistenza
- NAA: morte, cambiamento, trasformazione
- MAA: rinascita.
Immaginate un simbolo dell’infinito, con queste quattro anse che scorrono, questo potrebbe rappresentare il ciclo infinito della creazione.
Il quinto suono è “AA” che come un filo sottile collega le quattro fasi: dall’Infinito arriva la vita e l’esistenza individuale, dalla vita arrivano la morte e il cambiamento, dalla morte arriva la rinascita della coscienza, dalla rinascita arriva la gioia dell’Infinito, attraverso la quale la compassione riconduce alla vita.
Uno degli aspetti più scientifici di questa meditazione lo troviamo nella visualizzazione che va mantenuta durante la pratica.
Nell’anatomia yogica il percorso energetico coinvolto nell’ascesa della Kundalini comprende due percorsi su due “corde”: la corda d’argento, dal Chakra della radice alle corde vocali e la Corda d’Oro, direttamente interessata nel Kirtan Kriya, che collega il Chakra della Corona, sulla sommità della testa, passando per l’epifisi, arriva all’ipofisi.
Suono Cosmico
Kirtan Kriya Meditazione e Scienza
Quindi, più semplicemente, dovremmo immaginare ogni sillaba del Mantra, durante la vibrazione, scendere dalla sommità del capo, entrare all’interno del cervello al centro del quale darà prima un tocco all’epifisi, per poi proseguire in avanti su di un percorso ad “L” di 90°, verso l’ipofisi.
Immaginiamo questi Bij Mantra come delle bolle di suono cosmico che entrando in questo canale, toccando le nostre ghiandole, le collegano, le attivano e le imprimono della loro vibrazione.
Dall’alto dell’infinito scendono sulla nostra corona, aperta alle possibilità, le sillabe sonore della creazione.
Mentre le consonanti, una alla volta, si fermano lì sopra, posate come uccellini, le “AA” scendono delicate come piume, come in un flipper toccano epifisi ed ipofisi ed escono dal nostro terzo occhio, in avanti, come frecce verso il futuro.
La tecnologia della Shabd Guru, unita al respiro, ha effetti positivi sul nostro sistema ghiandolare riequilibrandolo, riducendo lo stress e riportandoci un senso di benessere, pace ed armonia.
Un altro aspetto peculiare di questa pratica è la vibrazione del Mantra in tre modalità differenti e divise in cinque fasi speculari e proporzionali.
Nella prima parte si vibrerà il Mantra a voce alta, nella seconda parte lo si vibrerà bisbigliando, sottovoce.
Nella terza fase centrale, di durata doppia rispetto alle altre, si vibrerà il Mantra mentalmente.
Nella quarta fase riprenderemo la vibrazione bisbigliata e nella quinta ed ultima parte ritorneremo alla vibrazione a voce alta.
Questa scala sonora che ci fa scendere nella profondità del “suono in assenza di suono” per poi riemergere, rispecchia l’andamento del flusso cosmico, rimanda al processo di interiorizzazione e ritorno al mondo.
La Vibrazione del Mantra
Kirtan Kriya Meditazione e Scienza
Dalla voce dell’essere umano, voce alta, che ci dona la consapevolezza delle cose del mondo, scendiamo ad una vibrazione più intima, il bisbiglio dell’amante, il desiderio di appartenenza, per approdare all’esperienza vibrazionale del divino, dell’infinito, il suono mentale, silenzioso e sottile.
I sigilli che aiutano la nostra esperienza di questa pratica sono quattro, ognuno dei quali lavora e attiva specifiche energie: Gyan Mudra, conoscenza, Shuni Mudra, la saggezza e la pazienza, Surya Mudra, la vitalità, Buddhi Mudra, la capacità di comunicazione.
Il tocco dei polpastrelli delle dita con il polpastrello del pollice così in ordine: indice, medio, anulare, mignolo, sincronizzato con la vibrazione del Mantra, attiva delle specifiche aree del cervello a cui ognuno di essi collegate.
Le mani sono le estensioni energetiche del Chakra del Cuore e, passando da esso, tutto questo lavora sulla mente e sulla salute del cervello.
Ognuno di noi incontra sempre la propria esperienza personale nelle pratiche di Yoga, sebbene gli effetti mirati di alcune siano molto precisi e scientifici.
Kirtan Kriya Meditazione e Scienza – Video di Agia Kirti Kaur
Ringraziandola per questo dono prezioso, riportiamo qui la testimonianza sugli effetti di questa meditazione di una Coach, Istruttrice di Brain Longevity, Master Reiki, Maria Menendez:
“Qualche anno fa ho avuto una malattia neurologica chiamata “Tremore Essenziale”: quando usavo le mani, mi tremava la testa.
Non avevo modo di accorgermi di questi tremori e tanto meno potevo controllarli. I neurologi mi spiegarono e confermarono quello che avevo già letto e cioè che la medicina non aveva ancora una soluzione per questo problema e che sarebbe stato degenerativo.
In un momento in cui il tremore era peggiorato molto e tutti mi guardavano in modo strano e preoccupato, andai a trovare la mia amica Sole (Agia Kirti Kaur) che in quel momento stava seguendo il corso per istruttori di Kundalini Yoga.
Nei giorni in cui sono stata a casa sua, ho imparato con lei la meditazione che stava praticando quel mese. Qualche giorno dopo, il tremore scomparve. Questo è accaduto due anni fa. Di recente ho frequentato il corso per istruttori del protocollo sulla longevità cerebrale (Brain Longevity) della Fondazione per la ricerca e la prevenzione dell’Alzheimer. È un protocollo creato dopo più di 20 anni di ricerca scientifica in cui si è dimostrato che è possibile prevenire l’Alzheimer e invertire gli stati pre-Alzheimer in cui si iniziano ad avere blackout e altri problemi di memoria.
Uno degli strumenti del protocollo sono varie tecniche del Kundalini Yoga, tra le quali raccomandano in particolare, sulla base degli studi scientifici effettuati, il Kirtan Kriya – la meditazione che mi ha guarito dal tremore.
Effetti scientificamente provati del Kirtan Kriya:
– migliora la circolazione del cervello, aumentandone le dimensioni e il volume
– inverte la perdita di memoria
– attiva i geni del sistema immunitario
– disattiva i geni che causano l’infiammazione
– rigenera e aumenta l’enzima telomerasi, che protegge il nostro DNA
– riduce lo stress
– riduce l’ansia e la depressione
– migliora la qualità del sonno.Tutte le persone a cui insegno questa meditazione di 12 minuti, uomini e donne di tutte le età, confermano questi effetti, anche con la riduzione del dolore (effetto antinfiammatorio). Così ho chiesto il permesso alla mia amica Sole di condividere il suo video per poter contribuire a diffondere la notizia di uno strumento di cui tutti abbiamo bisogno più che mai in questo difficile momento.”

Abbiamo già tutte le risorse dentro di noi, il potenziale dormiente può essere risvegliato e utilizzato per il nostro benessere fisico, mentale, spirituale.
Questa è una delle tante possibilità che ci vengono offerte, fatene esperienza, oggi, non aspettate oltre, agite.
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