Costo 30 euro
La nascita della Contact Improvisation da attribuirsi ad un coreografo statunitense, Steve Paxton, già allievo di Merce Cunningham, che ricercava nelle costrizioni dettate da determinati principi fisici (gravità, momento, frizione, inerzia) un’ occasione di analisi delle relazioni corporali fra i danzatori.
Paxton arrivò ad elaborare un sistema di movimenti basato sulla convinzione che chiunque potesse contribuire all’ arte della danza.
Dedicarsi al Contact Improvisation significa dedicarsi ad una danza che onora ogni singolo momento, grazie ad un ascolto profondo non solo di noi stessi ma anche degli altri.
Costruire accettazione reciproca ed imparare assieme a produrre un movimento nell’ improvvisazione.
Ci dedicheremo ad esplorazioni fisiche attraverso lo stimolo all’ ascolto, alla disponibilità e alla fiducia. Indagheremo elementi che ci aprano a possibilità di azioni indispensabili all’ incontro e alla pratica della Contact Improvisation.
Marco Ubaldi:
Praticante appassionato della Contact Improvisation dal 2001 ama unire pratiche diverse per stimolare il corpo alla presenza, alla capacità di muoversi in relazione al pavimento e improvvisare in contatto. Insegna perché curioso di imparare continuamente dai partecipanti.